AUTONOMIA DIGITALE / DIGITAL AUTONOMY
DIGITAL AUTONOMY - SOCIAL SYSTEM GOAL

BOZZA INUTILIZZABILE
DA UNA
INTELLIGENZA NATURALE
NON ABILITATA AL
"DIALOGO OPERATIVO"
TRA I POLI ANALOGICO E DIGITALE
DELLA MENTE UMANA

ULTIMA REVISIONE 29 FEBBRAIO 2024 [dal 2015]
PER INCONTRI OFFLINE DA GESTIRE ONLINE

LA BOZZA INTENDEVA DESCRIVERE UNA
DESTINAZIONE D'USO
DEL CONTENUTO DI
CASARAYUELA.EU
IN MODO PROGRESSIVAMENTE
ADEGUABILE
ALLA CONDIVISIONE DI

OBIETTIVI SOCIALI
DIMOSTRATISI NON COMUNICABILI
A CHI DI COMPETENZA

DAL 1983

EPPURE

MOTIVABILI

PER COLLETTIVI
DI PERSONE CHE

INTENDANO
DAR VOCE [ascoltabile]
ALL'ESIGENZA

[da far recepire come requirement]
DI UN DIALOGO
TRA SISTEMA SOCIALE E DIGITALE

E CHE

COOPERINO [interoperando] PER ESPRIMERLO

FINO A FAR NASCERE DECISIONI COLLETTIVE
DI ASSUMERE E MANTENERE UN

ASSETTO ORGANIZZATIVO
ADEGUATO AD AVVIARE

  UN CASO PRATICO
DI GESTIONE DEL DIGITALE
E DI SUPERAMENTO DELLE
BARRIERE COMUNICATIVE
CHE OSTACOLANO
PROVE D'USO DI
LUOGHI VIRTUALI D'INCONTRO

NEI QUALI

1)
UN PROFILO DI "INTENTO SOCIALE"
  HA TENTATO DI RENDERE PERCEPIBILE
per 18 mesi con oltre 300 interventi visibili solo
sottoscrivendo una membership

l'esigenza comune [requirement]

di una INTERFACCIA "OPERATIVA"
O "RUOLO FUNZIONALE"

che permetta di
gestire LA CONOSCENZA
come RISORSA FONDAMENTALE delle AZIONI SOCIALI
PRIMA DI ESSERLO delle AZIONI ECONOMICHE

2) UN PROFILO DI "GESTIONE DEL DIGITALE"
VORREBBE AGGREGARE
portatori d'interesse [STAKEHOLDER]

IN UN DIALOGO "OPERATIVO" PER LA
PRESENTAZIONE DI UN INTENTO SOCIALE
[GATEWAY DI PRESENTAZIONE]
con modalità
COMUNICATIVAMENTE ADEGUATE
A TRADURRE PAROLE IN AZIONI


 

DESTINAZIONE D'USO

Questa BOZZA del contenuto e dell'aspetto [look and feel] di un sito web voleva proporsi come un invito a contribuire alla loro evoluzione, al fine di acquisire progressivamente la consapevolezza che ...

  1. la capacità di gestire la relazione tra sistema sociale e sistemi informatici si è manifestata e si deve poter riattivare
    recuperando la conoscenza del processo evolutivo iniziato negli anni 60 e 70, quando comparvero i primi computer con elevate prestazioni di calcolo
    [mainframe], richieste da ambienti come CERN [fisica delle particelle], CINECA [Università Italiane], ECMWF [meteorologia]

  2. le decisioni su come procedere verso un'azione comune di recupero e aggiornamento dei risultati raggiunti da quel processo, concordabile tra chi ne vorrà "condividere l'auspicio"
    [requirement >>> https://en.wikipedia.org/wiki/Requirement#Origins_of_term]
    ,
    sono possibili solo tramite specifiche modalità comunicative, in rete [online] e faccia a faccia [offline]
    , che non fu possibile mettere in pratica a livello Commissione Europea, tra gli anni 80 e 90, con il contributo dell'Italia [Open System Architecture della OLIVETTI SYSTEMS & NETWORKS].

Nel nome CASA RAYUELA, scelto per il dominio e sito web

  • CASA andava letto come l’acronimo di
    Configurazione Architetturale di Sistemi Aperti
Lo scopo dell’iniziativa si sarebbe dovuto definire come avviamento di un processo di PROgressiva LOCalizzazione della Web Territorialità [prolocwt], se avesse potuto indurre interlocutori a comunicare il loro interesse a perfezionarla ....
prolocwt at casarayuela dot eu
fino ad esprimere collettivamente il bisogno [requirement >>> https://en.wikipedia.org/wiki/Requirement#Origins_of_term] di una politica istituzionale volta a raggiungere un equilibrio tra sistema sociale e tecnico [#VersoUnaMeta]

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MOTIVAZIONE

contributo "individuale"
QUINDI INEFFICACE
PER AVVIARE UN DIALOGO
sul tema
"COME DOTARSI" [requirement]
DI
UN AMBIENTE DI RECUPERO SOCIALE

La progressiva dipendenza del sistema sociale dal digitale, è frutto del mancato superamento di una barriera.

La pragmatica della comunicazione umana ha impedito di comprendere che un sistema informatico, per essere "aperto", non può essere il risultato di azioni "prioritariamente" tecniche, normative e commerciali, per fini "di mercato".

Sistemi digitali eterogenei possono interconnettersi [OSI = Open System Interconnection], scambiarsi una stretta di mano [l'handshake dei baracchini in uso per i pagamenti elettronici], negoziare l'adozione di un comune protocollo  di comunicazione oppure, se non è disponibile, l'uso di un convertitore di protocollo [gateway] e, infine, possono metacomunicare "tecnicamente".

Tutte cose che la vita in ambienti produttivi a gestione gerarchica non ha potuto permettere di imparare a fare anche "socialmente", con configurazioni di sistemi digitali progressivamente "in rete".

Lo sviluppo della tecnologia digitale non ha lasciato spazio per una progressiva crescita civile e culturale; ha reso impraticabile la comunicazione "paritetica" tra sistemi tecnici e sociali, istituzionalizzando un vero e proprio processo di colonizzazione algoritmica. Tra le conseguenze diagnosticabili come "danni sociali" si possono citare:
1)
l'intelligenza artificiale
non può disporre di dati dai quali le sia possibile suggerire che certi INTENTI, volti a ottenere risultati socialmente rilevanti,
come ad esempio l'ARMONIZZAZIONE
delle piattaforme digitali al servizio delle Pubbliche Amministrazioni nazionali, oggetto di una strategia "di mercato" dalla Commissione Europea [1983 - 1993],
NON si possono
realizzare con prescrizioni normative per lo sviluppo di piattaforme "aperte solo tecnicamente";
2)
l'intelligenza naturale ignora
, in assenza di una narrazione, che il progetto EPHOS [European Procurement Handbook for Open Systems], QUI SOMMARIAMENTE CITATO, destinato a pubblicare la guida europea PER ARMONIZZARE gli acquisti governativi di sistemi aperti, fu un fallimento perché condizionato da INCONTRASTABILI interessi, che rifiutarono di gestirne gli aspetti sociali;
3) ... [spunti di testo in sospeso ... per i posteri] ...
la politica istituzionale procede per progetti che non mettono in atto la prevenzione del rischio di ripetere errori "non diagnosticabili" ....
.........

progetto di ricerca La governance del digitale in Italia. Innovazione, democrazia, partecipazione” .....
.........
processo di recupero "errori sociali" ... [per chi volesse parlarne "in presenza"]
Allegato 1 ....
Allegato 2 ....
Allegato 3 ....

ESEMPIO DI SITUAZIONE
che richiede una politica istituzionale


A proposito di Assemblee Cittadine sul Clima, in una  newsletter di eXtinction Rebellion si leggeva, ....
"ci sono voluti quattro anni per consultare la collettività su quale fosse la traiettoria giusta per una transizione equa. Quattro anni di fronte ad una crisi collettiva sono uno schiaffo alla dignità umana, alle vittime (presenti e future) delle situazioni che abbiamo visto verificarsi con sempre più frequenza e intensità. La verità è che continuiamo ad essere in ostaggio di un sistema politico ed economico, tanto locale che internazionale, che non ha nessuna intenzione di prendere atto della situazione, di rendere la crisi comunicabile, e di correre ai rimedi per evitare quella che rischia di essere la più grande tragedia umana di sempre."

Nell'annuncio di un importante evento istituzionale, intitolato “Cambiamento climatico e filiera delle imprese: infrastrutture e PMI nella transizione verde”, organizzato a Bologna il 25 gennaio 2024, con il patrocinio di Università di Bologna e Regione Emilia-Romagna ....
si legge che la politica istituzionale ...
"agisce per trasferire conoscenza, consapevolezza e strumenti sull’innovazione tecnologica al mondo produttivo: è anche attraverso le nuove tecnologie infatti che la Transizione Green può realizzarsi compiutamente."

Un cittadino abbastanza anziano per ricordarlo potrebbe far notare che ....
NON SONO BASTATI 40 ANNI per far capire alla politica istituzionale che il trasferimento di
"conoscenza, consapevolezza e strumenti sull'innovazione digitale"
avrebbe dovuto rivolgersi PRIMA ALLA SOCIETÀ CIVILE che al MONDO PRODUTTIVO,
se l'ESTINZIONE del BISONte europeo dell'informatica non fosse stata ignorata dalla narrazione "mediatica".
[BISON = Bull Icl Siemens OLIVETTI Nixdorf]

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DIALOGO "OPERATIVO"

interdipendenza di argomenti
che portano ad affermare
IL BISOGNO [requirement] DI
UN AMBIENTE DI RECUPERO SOCIALE

Da presentare
"perché? come? a chi? dove? quando?"

cercando il superamento della enorme difficoltà di ....

concatenare messaggi in un filo logico [thread >> https://it.wikipedia.org/wiki/Thread_(comunicazione_online) ]

per discussioni da avviare e mantenere, fino al raggiungimento di un consenso di opinione su temi tipo:

  1. Barriere Architettoniche generate da "pratiche d'uso delle piattaforme digitali"
    58 post di un Thread "MONOLOGO" [OnePersonThread] DA REVISIONARE CON UN INTENTO CONDIVISIBILE DI RENDERLI FUNZIONALI ALL'AVVIAMENTO DI UN DIALOGO ...

    https://mastodon.uno/@casarayuela/111149308241203790

  2. Sistemi Aperti e standard funzionali dell'ICT
    1 post per potenziale Thread su aspetti concettuali ignorati ...

    https://mastodon.uno/@casarayuela/109830411578677597

  3. CERN
    1 post per potenziale Thread su un modello di "Ambiente Aperto di Sistema" ...
    https://mastodon.uno/@casarayuela/109830444695642554

  4. Architettura e potere
    1 post per potenziale Thread su una narrazione mancata ...
    https://mastodon.uno/@casarayuela/109830505701672081

  5. Configurazione architetturale
    1 post per potenziale Thread su progressivo adeguamento "di sistema" ...
    https://mastodon.uno/@casarayuela/109835211313503182

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ASSETTO ORGANIZZATIVO

da fare emergere
avviando e mantenendo la gestione
di un DIALOGO
[DIALOGO TRA LE DOLOMITI]
che permetta la progressiva
individuazione, scelta e integrazione
di quanto ancora non disponibile

It Don't Mean a Thing
(If It Ain't Got That Swing)

socialmente
  "I SUONI DELLA VITA"
[da rendere ascoltabili] per
UN'APERTURA
DELL'ORIZZONTE SOCIALE
VISTO DA PIATTAFORME DIGITALI

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INTENTO SOCIALE

non più pubblicato
come profilo di una
prova d'uso di
https://ilmanifesto.it/il-collettivo-digitale
  con una membership ora sospesa

Un intento sociale che aspetta da 40 anni l’abilitazione di un intento di governance digitale, reso impraticabile da una volontà culturale e politica di mantenere prioritario lo sviluppo del digitale per “fini di mercato e di sorveglianza”.

Un’esigenza relazionale gestibile solo con l’istituirsi di collettivi di persone, territorialmente distribuite, che grazie al digitale “si abilitano progressivamente” ad interconnettersi e ad interoperare.

UN ESEMPIO DA GESTIRE

“La mia generazione” non potendo contribuire alla prevenzione o correzione degli errori della politica istituzionale “ha perso”
[Giorgio Gaber il virgolettato - Luigi Bertuzzi il corsivo]

Si è concluso il 6 Gennaio 2024 un anno e mezzo di "membership" per provare il "collettivo digitale" del Manifesto.
Oltre 300 interventi, a commento di articoli pubblicati dal giornale, non hanno permesso di evidenziare il seguente "requirement di una società civile a rischio di dipendenza algoritmica"

REQUIREMENT

Aggregare … [in una Comunità adeguatamente configurata]

[citazione da uno scritto di un ex Olivetti memore delle idee e dei fini sociali di Adriano]
persone…che rompono la sintassi o il pensiero computazionale e che offrono nuovi spazi …

richiede la capacità di “deframmentare” la piattaforma culturale generata da un processo di colonizzazione algoritmica avviato negli anni 80, in una Olivetti che avrebbe potuto contribuire a prevenirne il rischio, se non avesse cancellato la memoria della “comunità” di Adriano, per raggiungere mete di “Venture Capital”

Comunicare questo bisogno di “deframmentazione” - esprimendolo in termini comprensibili per chi non è stato messo in grado di esserne consapevole – è reso impossibile dalle attuali pratiche d'uso dei media.

Un anno e mezzo di prova dell'esperimento di “collettivo digitale”, come forma di sostegno alla redazione di “il Manifesto”, per mantenere il sito senza pubblicità e al sicuro dal mercato dei dati, ha evidenziato un macroscopico [e non ancora percepito e gestito] problema "non tecnico" di “comunicazione interpersonale”.

qui di seguito
oggetto di una bozza di testo ...
da fare evolvere [??]
con modalità da definire ....

Motivare ed esprimere [come INTENTO di rimedio ai danni prodotti da 40 anni di ritardo] l’aspettativa individuale di ESSERE MEMBRI DI COMUNITÀ TERRITORIALMENTE DISTRIBUITE, che vogliano ABILITARSI a gestire la propria relazione con il digitale per contribuire a rendere raggiungibili “mete di sistema” [sociale].
Questo, sopra scritto, è stato lo scopo di esperienze esistenziali …

  1. POSITIVE [1969 1983]: "collaborando" alla gestione della relazione tra informatica e processi di acquisizione di conoscenza collettiva, in ambienti creati da politiche istituzionali che si resero necessarie per abilitarla, economicamente, culturalmente e tecnicamente

  2. FALLIMENTARI [1983 2023]: lavorando, prima come "dipendente aziendale" poi come "consulente indipendente", in ambienti indisponibili all’avviamento del dialogo che avrebbe dovuto sostenere un aggiornamento di “sistemi sociali accademici, editoriali/redazionali, imprenditoriali e governativi” adeguato a permettere il mantenimento del controllo [“governance”] degli aggiornamenti/upgrade associati all’evoluzione dei sistemi tecnici, in funzione del manifestarsi di nuove necessità “operative”.
    L’indisponibilità [o incapacità] per quel tipo di dialogo è stata sperimentata

DAL 1983 AL 1993
per 7 anni in
Olivetti Systems & Networks e per 3 anni a Bruxelles dove la Commissione Europea aveva richiesto l’avviamento di un EWOS [European Workshop for Open Systems], che avrebbe dovuto ARMONIZZARSI con altri due workshop regionali [Asia and Oceania Workshop e il nord.americano OSE Implementors Workshop], al fine di “prescrivere” l’acquisto di Sistemi Aperti, da parte delle Pubbliche Amministrazioni degli Stati Membri, conformi a norme contenute in un EPHOS [European Procurement Handbook for Open Systems];

DAL 1993 AD OGGI
tentando di parlarne "in presenza" e "online" con interlocutori potenziali di ogni tipo e, per tre anni, con prove d’uso alternativo di una piattaforma sociale aperta “solo tecnicamente” https://mastodon.uno/@casarayuela/110723919916898421

Quelle esperienze “fallimentari” spiegano anche il fallimento per
“la crescita civile e culturale dell’umanità”, ostacolata rendendo impercettibile il significato pratico di “SISTEMA APERTO”

L’ostacolo "civile e culturale" si può provare a farselo spiegare - in termini architetturali - da un nonno degli attuali nativi digitali … o dall’intelligenza artificiale … e vedere se, e come, quest’ultima si differenzia dall’intelligenza umana ;-))

NOTA - Una spiegazione “in termini architetturali” richiederebbe attenzione [della quale non c’è traccia] all’avviamento di processi di acquisizione di conoscenza condivisa “territorialmente gestiti” ma in grado di interconnettersi e di “interoperare”
[da chiarire e ampliare … se e quando i tempi matureranno … e se la memoria, di
chi NON HA POTUTO contribuire ad avviarne uno su scala europea, sarà ancora disponibile].

UN ESEMPIO DA GESTIRE

Per dimostrarne l’esistenza di un problema di comunicazione interpersonale basta proporre la
STRUTTURA DI UN DOCUMENTO IPOTETICO
da far redigere a un immaginario collettivo di lettori,
potenziali utenti di
una piattaforma digitale, decentralizzata e
adeguabile al compito di aggregare i portatori d’interesse
che la redazione del documento richiede, come preliminare obiettivo condiviso

Il testo che segue, per motivare la struttura del documento, ha solo uno scopo “esemplificativo”.
La difficoltà da affrontare per comprenderlo, e per renderlo comprensibile, è dovuta a decenni di assenza, fuori da un contesto socialmente organizzato come il CERN, di "abilitazione alla" comunicazione “paritetica” fra sistemi sociali [non scientifici] e sistemi digitali.

LA COLONIZZAZIONE ALGORITMICA
INCONTRASTATA DALLE ISTITUZIONI EUROPEE

ovvero
perché occorre deframmentare la piattaforma culturale della società civile

La mancata copertura giornalistica dell'evoluzione di sistemi informatici interconnessi [in rete] ha fatto ignorare l’esigenza di una piattaforma culturale distribuita, tale da rendere portabili e interoperabili persone appartenenti a contesti socialmente diversi, in modo analogo a quanto tecnicamente possibile per applicazioni informatiche usabili su sistemi eterogenei interconnessi.

La frammentazione culturale [dovuta ad assenza di portabilità e interoperabilità delle persone] è destinata a consolidarsi in modo irreversibile per l’esigenza dei giornali ad assecondarla, come dimostra l’annuncio su la Repubblica del 15 dicembre 2023, pagina 27:

L’informazione di Repubblica da ieri è anche su Threads, il nuovo social network di Meta, lanciato negli USA in estate. Repubblica, che vuole essere sempre dove sono i lettori …

… quindi si può concludere che la via d’uscita da un futuro di sorveglianza e controllo digitale devono cercarsela i lettori!

PRE[F]AZIONE
Introdurre informazioni su eventi ed esperienze che, durante gli anni 60, hanno fatto da battipista per la colonizzazione algoritmica dell’Europa …

AZIONE
Descrizione postuma delle fasi successive di un processo di colonizzazione, impercettibile per le istituzioni negli anni 60 e 70, assecondato a partire dagli anni 80.

POST[F]AZIONE
Da concepire con i contributi dei membri di una potenziale “comunità” e con la supervisione di giornalisti interessati ad assumere un ruolo di interfaccia comunicativa [o “gateway di presentazione” da definire/motivare] tra collettivo di lettori e politiche istituzionali

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INTENTO DI GESTIONE DEL DIGITALE

IMMAGINE PROFILO DI ACCOUNT MASTODON PER
PROVE DI SUPERAMENTO LMITI
"COMUNICAZIONE INTERPERSONALE"
ONLINE E OFFLINE

Profilo Mastodon

http://mastodon.uno/@casarayuela



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